Nato a Modena il 23 dicembre 1926, ed ivi residente. Giovanissimo resistente, poco più che diciassettenne salì sui monti per unirsi ai partigiani della brigata Folloni. Prese parte numerose azioni finché nella maggiore di esse, il combattimento di Benedello, rimase gravemente ferito. Ricoverato in casa Antonelli, fu trucidato il giorno dopo dai nazisti, fin là giunti per una ignobile spiata. Alla sua memoria fu attribuita una medaglia d'argento al valore militare con la seguente motivazione: ”accerchiato con la propria squadra da preponderanti forze nemiche, egli opponeva ferma resistenza e sebbene ferito, incitava gli uomini a non desistere dalla lotta. Colpito a morte si abbatteva al suolo esanime. Fulgido esempio del più puro eroismo”.